Un romanzo giallo ambientato a Bologna nel 1977, anno di contestazione, di scontri con la polizia, di portici e osterie, circoli culturali dove si sognava una società diversa e gli studenti dell’Università cercavano di inventarsi un futuro di giustizia, lavoro e creatività. In questo contesto viene trovata una ragazza assassinata nell’ateneo da uno studente svogliato e un po’ depresso. Per puro caso finisce travolto da una serie di eventi che lo porteranno a risolvere il delitto. La storia utlizza la trama gialla per raccontare una Bologna universitaria che non esiste più, è il ricordo ironico e divertito di un periodo favoloso visto attraverso la lente clemente di chi era studente e l’ha vissuto. è una lettura di evasione e non tocca le drammatiche pagine di cronaca politica di quegli anni, ma cerca di riportare il sapore e le emozioni della città studentesca, degli incontri sotto i portici e di certi scorci e personaggi capaci di cambiarti la vita. Amore, morte, studio, passione politica, musica, tingono di giallo l’ombra delle due torri, mentre fioriscono le pericolose rose di piombo.
Ho apprezzato tantissimo questo libro in quanto ti cattura fin dalla prima pagina. E' molto piacevole leggerlo e direi che titolo è molto azzeccato.